AGGRESSIVITA’ VERSO ALTRI CANI

Quando si parla di aggressività si pensa subito che il cane in questione sia “dominante”, termine ultimamente assai abusato. Non mi soffermerò sulla questione “dominanaza”, ma cercherò di chiarire qualche dubbio sul cane tendenzialmente aggressivo. Premetto che parlerò in modo estremamente semplice per essere immediatamente compresa.

Innanzitutto bisogna capire PERCHE’ il cane si comporti in quella maniera, che è la domanda che bisognerebbe porsi sempre per prima su qualsiasi comportamento sgradito. Le motivazioni possono essere diverse. Ci sono cani che per assurdo  semplicemente non sanno comunicare e l’abbaio è l’unico modo che conoscono, molto probabilmente non sono stati correttamente socializzati nella delicata e importantissima fase tra i due e i quattro mesi circa d’età. Oppure,può trattarsi di cani molto insicuri, per i più svariati motivi, paurosi, certe volte per cause che addirittura si possono ricondurre ai proprietari stessi. 

Io sinceramente in 20 anni di lavoro direi che mi sia capitato solo due  volte di lavorare con cani aggressivi per dominanza. E sto parlando nello specifico di un pastore del Caucaso e di un incrocio con un perro da presa canario, due razze decisamente molto forti e geneticamente create per avere un certo tipo di carattere. Tralasciando questo raro caso, parliamo delle cause più frequenti dette poco fa, ovvero la comunicazione, l’insicurezza e la paura.

Qualunque sia la causa del comportamento aggressivo, bisogna sempre tenere conto del fatto che per qualunque problema da risolvere, è assolutamente necessario seguire un certo percorso col proprio cane, che parte proprio dai bisogni quotidiani di quest’ultimo. E da lì si proseguirà poi passo passo , tassello dopo tassello, fino ad arrivare alla soluzione del problema specifico, in questo caso l’aggressività. Ma se prima non sistemiamo i problemi precedenti, quelli basilari, è come pretendere di costruire un palazzo senza le fondamenta. Quindi, detto questo e tralasciando il percorso iniziale, che per ogni cane potrebbe essere diverso, cercherò di esaminare molto semplicemente i comportamenti da tenere se si ha un cane aggressivo. Tanto per cominciare non sgridate il cane!! Non serve a nulla, anzi è controproducente, sia perchè si va ad aumentare il suo stress sia perchè con le punizioni si fa pochissima strada, ovvero non si risolve il problema alla radice ma solo superficialmente e per breve tempo. Invece noi puntiamo a risolvere il problema in maniera definitiva. La prima cosa da fare sarà lavorare sulla distanza. Stabilirò cioè la distanza a cui il cane non darà  segni di agitazione e quella a cui invece inizierà a fare qualcosa, anche solo guardare, fino ad arrivare alla cosiddetta distanza intima. Seconda cosa, bisognerà controcondizionare il cane, cambiare cioè la sua reazione aggressiva con un’altra di nostra scelta. E qui ci sono diversi metodi da me utilizzati, scelti in base a chi ho di fronte, cane e proprietario, storia del cane, razza, genetica, abitudini di entrambi, causa del problema, ecc. Una volta che il cane ha capito che esistono comportamenti alternativi da mettere in atto e anche molto più piacevoli, sarà nostro compito allenarlo a riproporli. Quindi serviranno diverse settimane di lavoro intenso e premi alla mano. Col tempo i premi si ridurranno fino a scomparire quasi completamente se vorremo.

Ribadisco che prima di cominciare qualunque esercizio specifico, introdurre cioè la tecnica e lavorare in strada in presenza di altri cani, sia assolutamente necessario preparare il proprietario a livello mentale ed eventualmente insegnare al cane alcuni semplici esercizi che serviranno dopo. A questo proposito potrebbe servire portare prima il cane in ambiente protetto e controllato (campo cinofilo o casa) e solo dopo andare in strada. Per quanto mi riguarda la cosa più difficile è proprio lavorare con gli esseri umani, sono troppo complessi!! Purtroppo l’umano si aspetta sempre la soluzione facile, ma la bacchetta magica non esiste. Bisogna lavorare molto per ottenere il risultato prefisso ed essere costanti e coerenti per mantenerlo nel tempo.